Gruppo Sportivo Sen Martin Wheelchair Hockey Modena
  • I CAMPIONI D’ITALIA, UN TUONO IN SEMIFINALE……

    Filed under senmartin.it
    Set 3

    Conosciamo gli avversari del Sen Martin nelle prossime semifinali Nazionali di Coppa Italia che si svolgeranno a San Damaso.

    Campioni d’Italia in carica (per il secondo anno consecutivo) e detentori del trofeo nazionale saliranno a Modena per farsi un boccone degli avversari (dei Modenesi in particolare) volendo continuare a dominare la scena nazionale del wheelchair hockey; squadra molto molto tattica è senza dubbio oltre alla squadra più forte in Italia una delle migliori in Europa.

    I successi di questa squadra nascono dalla panchina che guidata per anni dalla coppia De Santis – De Franceschi (anche allenatori della Nazionale con un doppio terzo posto mondiale e europeo), pratica ormai un gioco super collaudato che in campo viene svolto a memoria e a occhi chiusi. L’anno scorso se ne è andato Fabrizio De Santis, lasciando al fianco del compagno Sergio De Franceschi il giovane Alessandro Marinelli, giovane in panchina, ma super esperto di wheelchair hockey avendo seguito fin dalla fondazione ogni ogni partita dei Thunder e ogni movimento dei Gemelli Lazzari. Il Marinelli che si è presentato vincendo subito quello che cera da vincere è prima ancora che un “mister” il primo tifoso dei suoi ragazzi. Sergio invece è la parte più fredda della panchina, la parte super esperta, una autentica enciclpedia di questo sport.

    Oltre al mister De Santis se ne è andato dal Team anche “The Wall” Rizzi, il nonno della squadra era portiere affidabile e esperto. A sostituirlo il giovanissimo Gabriele Angelini, rivelazione assoluta dell’campionato dove ha dimostrato di non far rimpianere assolutamente il buon Rizzi e di  poter meritare la porta dei Thunder……….

    Gli altri componenti della squadra tipo sono leggenda di questo sport e una delle formazioni che i tifosi ricodano meglio giocando insieme da tanti anni: Malcotti, Ferrazze, e i gemelli Ciccio e Lele.

    Partiamo dall’ultimo nominato Daniele “Lele” Lazzari (nazionale per diversi anni terzo ai mondiali di Roma e agli europei di Helsinki), nell’ultimo campionato ha giocato con lo stick cambiandosci il ruolo con Ferrazza; solo questo rappresenta la forza dei Romani. Ferrazza stick titolare in nazionale ora gioca con la mazza in protezione a Malcotti e Lele gioca stick (agli stessi livelli) ultimo uomo davanti ad Angelini. Primo a portare i blocchi in ripartenza e primo a scendere a proteggere il portiere lanciato i compagni in avanti. Assolutamente l’uomo più freddo, il calcolatore della squadra.

    Marco Ciccio Lazzari è il capitano storico dei Thunder (ex nazionale, terzo posto mondiale, secondo posto 4 nazioni), l’anima calda della squadra, giocatore tanto genio (uno dei giocatori più tecnici della storia in italia) quanto sregolatezza quando si fa prendere dalle proteste per ribattere arbitri e aversari. Anche se negli ultimi anni è calato fisicamente come forza e mobilità è assolutamente ancora un cecchino e se gli lasci spazio non perdona. Mazza, ma movimenti da stick per aprire il gioco e proteggere i compagni.

    Marco Marcolino Ferrazza è per molti il più forte stick Italiano (in Italia gli stick forti abbondano e quindi i complimenti devono esserre meritati), per tanti anche in Europa; i suoi movimenti sono pressoche perfetti sia in marcatura che in fase di blocco per i compagni. Nell’ultimo campionato giocando con la mazza si è rilevato anche spietato cannoniere; le aperture di Malcotti una volta arrivato vicino alla porta lascia la palla, finiscono pressoche tutte in rete, tiro lento ma assolutamente preciso che spesso manda il portiere da una parte e la palla dall’altra.

    Marco Marquito’s Re Leone Malcotti; panchinaro del lontano primo scudetto (titolare era allora Vittadello in prestito da Padova) è diventato ora una delle mazze più forti e temute in Italia. Portatore di palla della squadra Romana è in grado di tirare appena entrato nella metà campo avversaria con tiri molto forti e precisi o di raggiungere la porta avversaria (sempre super protetto dai compagni) prima di concludere personalmente o scaricare palla a Ciccio e Marcolino se ben piazzati per far concludere loro.

    In panchina pronta ad entrare in campo Arnone Marinella, atleta che in qualsiasi altra squadra sarebbe titolare è il sesto “uomo” (mai citazione così sbagliata), pronta ad entrare in campo sia come mazza, sia come stick garantendo lo stesso rendimento in entrambi i ruoli. Ultima in difesa, incontrista o davanti alla porta avversaria a far gol sarebbe il sogno del resto d’Italia.

    Gli altri ragazzi in panchina difficilmente entrano in campo in partite ufficiali, se non a risultato ampiamente acquisito e al sicuro negli ultimissimi minuti (in trasferta sempre presenti i titolari e al massimo un paio di ricambi! Da ricordare Mohammed Mommi Lallou, mazza che sta crescendo molto molto bene e che presto potrà garantire un buon cambio a Bomber Malcotti, i portieri Alfieri e Serafini sempre utili per dare fiato a Angelini e diversi giovani in rampa di lancio pronti a crescere sotto le istruzioni di De Francesci e Marinelli.

    Roma è squadra che negli ultimi dieci anni è sempre arrivata nelle prime quattro vincendo 3 scudetti e perdendo 4 finali; squadra che gioca a memoria, squadra a cui fai fatica a segnare, squadra che ti sfinisce ferendoti poco per volta. Se è sempre nel top del hockey italiano un motivo ci sarà sicuramente………………………

    Ricapitolando in breve: Angelini tra i pali, il meno esperto ma dotato di piazzamento e senso tattico che ne fanno portiere di livello assoluto. Malcotti portatore di palla pronto a tirare missili da fuori, segnare da vicino e calibrare assist millimetrici per i compagni. Lele, Ciccio e Marcolino sempre pronti a proteggere Malcotti; il primo a tornare per fare il libero e gli altri a chiudere gli angoli per far entrare il Re Leone e sfruttare i suoi assist da veri cecchini.Una mazza forzuta con tanta tacnica e due mazze distrofiche con meno forza ma classe e precisione da fenomeni. Se aggiungiamo sotto a ognuno di loro una Turbo Twist non ci resta che pregare per i coccodrilli che cerchino di limitare i danni al massimo, meno esperienza, meno tecnica, meno forza, senza carrozze all’altezza, ma con tanto cuore e tanta voglia di divertirsi!

    Modena sicuramente potrà solo cercare di limitare al meglio i danni

    Per ammirarli nel pieno del loro splendore non vi resta che assistere alle finali di Modena.

Leave a Reply

Visite