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WHEELCHAIR HOCKEY, UNA STORIA DI AMICIZIA E SPORT
Filed under senmartin.itNov 14Venerdì 25 Ottobre all’Istituto Archimede di San Giovanni in Persiceto si è svolta la prima partita scolastica di wheelchair hockey mista: ragazzi diversamente abili e “normali” insieme.
L’idea è nata da Matteo Premi studente diciottenne diversamente abile e da Silvio suo compagno di classe; MP3 (soprannome di Matteo) gioca da alcuni anni come portiere nella squadra di wheelchair hockey del Sen Martin Modena (team che milita nel campionato nazionale di A2), e durante le ore di educazione fisica passa il tempo allenandosi nel suo sport.
Tra i suoi compagni il primo ad appassionarsi è proprio Silvio che poco per volta capisce il gioco e prova a giocare con Matteo; la curiosità cresce e qualche volta va a vedere le partite del suo amico.Nonostante Silvio sia un ragazzo normalmente abile capisce l’importanza dell’hockey per MP3 e vedendo il compagno sempre più appassionato vuole provare anche Lui questo sport. Ne parla con i compagni di classe (tra i quali c’è anche un altro ragazzo disabile) e nasce l’idea di provare ad organizzare un match che coinvolga Matteo, Paolo e Andrea (altri due compagni diversamente abili della scuola) e gli altri compagni in “piedi” ma ugualmente appassionati di sport.
Il problema più grosso è reperire il materiale e le carrozzine elettriche necessarie per giocare; è allora che viene coinvolta la loro prof. di Italiano che ha contatti molto vicini alla Ottobock (ditta che produce e vende ausili per disabili) e la squadra dove gioca MP3, il Sen Martin. La Ottobock è disponibilissima e mette a disposizione le carrozzine; Lorenzo Vandelli (allenatore e capitano di Matteo), anche Lui entusiasta, mette a disposizione l’attrezzatura di gioco e accetta molto volentieri di insegnare le regole di base ai ragazzi.

L’idea è nata, la proposta è lanciata, la data è fissata, bisogna solo metterla insieme. Una settimana prima della speciale giornata, alla palestra della Scuola Superiore Archimede si trovano Matteo, Silvio e i loro compagni, il tecnico della Ottobock con le carrozzine e l’allenatore di Matteo con l’attrezzatura. Si decide di fare 3 squadre da 4 ragazzi (3 in campo di cui un portiere e un ragazzo in panchina) e di disputare un triangolare.
Venerdi 25 Ottobre, è la giornata fatidica; il torneo è pronto e per l’occasione il preside della scuola concede a tutti gli studenti del Liceo le ultime due ore per assistere alle partite. Presenti oltre a loro, i professori e una delegazione tedesca in visita alla scuola. Oltre ad altri ragazzi diversamente abili invitati per l’occasione.
Squadra Gialla: Matteo, Elisabetta, Silvio e Sofia;
Squadra Azzurra: Paolo, Giulia, Giovanni e Leonora;
Squadra Rosa: Andrea, Alessia , Riccardo e Sara;
Al tabellone punti: Erica, Alessia e Carolina;
Arbitro: Lorenz del Sen Martin
La partita si conclude con la vittoria del torneo della squadra gialla; casualità o meno dove erano presenti gli ideatori della “storia”.
Evento insolito quello svolto alla scuola Archimede, evento che racchiude tanti significati tra cui il più importante che lancia un messaggio forte e chiaro in un momento dove in ogni settore della vita ognuno guarda solo al proprio interesse fregandosene degli altri; la grandissima amicizia tra un ragazzo diciamo “normale” e un ragazzo diciamo “diverso”.

Una classe di studenti normodotati che per far felice il loro compagno diversamente abile (che non riesce a fare attività fisica insieme a loro, che non riesce a giocare con loro) si rende per alcune ore anch’essa disabile e accetta di salire su una carrozzina elettrica per rendersi uguale all’amico. Ecco che in questa occasione si è tutti uguali e tutti nello stesso modo ci si diverte insieme………….
E’ proprio vero che a volte per risolvere i problemi anche più grossi, basta solo un pò di impegno e volontà; a volte il sogno dell’uguaglianza non ha poi il prezzo così alto come molti credono!!!
